Il libro

Tratto dal libro 
"GaaD Ginnastica Artistica applicata alla Danza" 
di Marcella Romano 

Il metodo GaaD Ginnastica artistica applicata alla Danza ®© trae ispirazione dalla tecnica della ginnastica artistica e da quella della danza classica, accorpandole insieme. 
Gli esercizi della ginnastica artistica sono per molti aspetti modificati per applicarli allo studio della danza. Questo metodo sviluppa molteplici passaggi che partono dai passi tecnici della ginnastica artistica e si completano in quelli della danza. Il riscaldamento della ginnastica artistica è modificato e distribuito in diversi periodi che vanno da quello tradizionale della ginnastica artistica a quello applicato alla sbarra della danza classica. Gli esercizi di riscaldamento articolare sono ampliati per essere finalizzati alle posizioni della danza. I salti sono curati nei plié di partenza e di arrivo che per essere rapportati alla danza hanno bisogno di essere molto profondi. Molti salti della ginnastica artistica sono simili, ma non uguali a quelli della danza, perciò sono state attuate opportune modifiche per facilitare l’apprendimento delle loro dinamiche nella danza. La postura della colonna vertebrale in verticale è analizzata in molte fasi della lezione, in quanto essa rispecchia la postura in piedi della danza. Gli stimoli della ginnastica artistica che si sviluppano per gli equilibri sono stati codificati e strutturati in legazioni da apporre durante le lezioni del metodo GaaD a favore degli equilibri in pianta, in mezza punta, e in punta della danza. Il metodo GaaD costituisce un’esperienza psicofisica rivolta ad allievi di ogni fascia d’età, per dare loro un valido supporto al lavoro svolto durante i corsi regolari di danza. 

Dal punto di vista psicologico, aiuta a migliorare la concentrazione fronteggiando diversi blocchi psichici dati dall’abituale lavoro solitamente svolto sugli arti inferiori. Difatti, durante gli esercizi del metodo GaaD, che avvengono spesso sugli arti superiori, l’allievo percepisce da subito che le distrazioni emotive possono gravare sul controllo muscolare. Questo tipo di lavoro, che è svolto a stretto contatto con il pavimento, crea una fusione tra l’allievo e il suolo, che non viene più visto come un pericolo, ma come un punto d’appoggio. Punto fondamentale e di riferimento è l’insegnante che deve consolidare un certo tipo di rapporto con gli allievi, affinché ci sia una completa fiducia tra l’assistente e l’assistito. Il lavoro sulla fiducia, non solo verbale, ma soprattutto fisico, è quindi fondamentale. L’insegnante deve conoscere bene ciò che vuole che venga svolto dall’allievo, ma soprattutto percepirne i tempi dinamici che sono diversi da persona a persona. L’insegnante inoltre deve conoscere le manovre di assistenza da offrire all’allievo, affinché possano essere d’aiuto durante l’esecuzione dell’esercizio richiesto. Dal punto di vista fisico, il metodo GaaD aiuta a rafforzare precocemente i muscoli, a dedicare parte della lezione all’allungamento muscolare e tendineo, a fissare i punti fondamentali della postura, a lavorare sulla respirazione, ad ampliare e migliorare lo studio della tecnica dei salti, a sviluppare molte percezioni fondamentali per lo studio degli equilibri e per quello del passo a due, a conoscere e saper svolgere degli elementi di acrobatica utili per la danza moderna e ad avere una visione più ampia dei movimenti per il lavoro di improvvisazione coreografica e per la composizione di una coreografia. 

Copyright © MARCELLA ROMANO 2012 
Tutti i diritti sono riservati

 

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